Dopo i crolli speculativi di gennaio le piazze mondiali si sono riposizionate ai livelli pre-crisi. I gestori hanno colto la palla al balzo per riposizionarsi e ribilanciare gli asset facendo rotazione acquistando quote di mercato palesemente sottovalutate: materie prime e oro in primis.
L’accumulo ha funzionato egregiamente soprattutto la seconda parte con prezzi comprati anche sotto 27$. Ora è stato raggiunto un livello di resistenza a 37-38$ quindi liquido buona parte dei titoli a leva. Lascio il resto per target più ampi.
Il sentiment sul comparto bancario è stato finora molto negativo, raggiungendo in pochi giorni la zona di estremo pessimismo. Dopo giorni di attesa ecco un bel pattern reverse sul titolo Ubi Banca.
L’indice cinese si è reso protagonista di una spettacolare caduta nel breve periodo. Ora si è poggiato sulla trend-line di lungo periodo che fa da supporto. L’RSI è in estremo ipervenduto, come a ottobre 2011, occasione in cui è partito un bel rimbalzo.
Il settore dei metalli prezioni che è rappresentato nel nostro listino con l’ ETF AUCO è entrato da maggio in una fase ribassista fino a toccare il minimo di fine ottobre. Qui il titolo si è mosso diversi gioni in laterale “sentendo” tale livello.
Nell’ ultima newsletter ho fatto notare come in Europa si stia formando un’opportunità d’acquisto derivante dal precedente strappo rialzista e successivamente dal pull back abbastanza corposo che si è delineato.
Da tempo tenevo sotto controllo lo strappo rialzista dell’Europa ma ero in attesa di un pull back corpulento che ho tradato in accumulo con un ETF a leva 2 sul DJEurostox50. Poi l’altro giorno i prezzi hanno incontrato i supporti sulla MM200 e sul precedente massimo. Inoltre si è formata una perfetta onda di Wolfe.
